Con la circolare n. 7 del 15 febbraio 2024 INAIL ha fornito le istruzioni sulla revisione delle tabelle delle malattie professionali dell’industria e dell’agricoltura emanata dal Ministero del lavoro con il decreto del 10 ottobre 2023.

L’istituto ricorda che affinché la malattia professionale venga qualificata come tabellata devono essere rispettate contemporaneamente le condizioni contenute delle tre colonne delle tabelle ovvero:

  1. l’agente causale;
  2. il settore e il tipo di lavorazione che sottopone il lavoratore allo specifico agente causale al quale riferire la malattia;
  3. il periodo massimo di indennizzabilità dal momento di cessazione della lavorazione.

 Quindi, a fronte della richiesta di riconoscimento di una malattia professionale “tabellata”, per la presunzione legale d’origine o occorre siano accertate contemporaneamente:

  • l’esistenza della patologia;
  • l’adibizione abituale e sistematica del lavoratore alla lavorazione indicata nella seconda colonna della tabella;
  • la manifestazione della malattia entro il periodo massimo di indennizzabilità indicato nella terza colonna.

Ciò premesso, la circolare illustra le principali modifiche apportate nelle nuove tabelle:

  • Maggiore chiarezza e semplicità: le tabelle mantengono la struttura a tre colonne, ma con una terminologia più precisa e descrizioni dettagliate per facilitare la consultazione.
  • Eliminate le “altre malattie”: l’attenzione si concentra ora sulle patologie elencate in modo specifico, garantendo una maggiore trasparenza e coerenza.
  • Focus sulle malattie croniche: aggiunta la dicitura “cronico” per le patologie che possono manifestarsi sia in forma acuta che cronica nel tempo, per una valutazione più accurata dei danni subiti dai lavoratori.
  • Più rigore per le esposizioni lavorative: l’aggettivo “non occasional” è sostituito con “abituale e sistematica”, in linea con i principi definiti dall’Inail, per una valutazione più precisa del nesso causale tra lavoro e malattia.
  • Nuove malattie neoplastiche: riconosciute diverse patologie tumorali causate da agenti specifici, tra cui il tumore maligno del polmone da radon e il mesotelioma maligno da amianto.
  • Criteri più stringenti per le malattie tabellate: per ottenere il riconoscimento come malattia professionale tabellata, è necessario che tutti i criteri delle tre colonne siano soddisfatti contemporaneamente.
  • Presunzione legale di origine professionale: attivata solo in presenza di precisi requisiti, tra cui la presenza della malattia tabellata, l’esposizione abituale e sistematica all’agente causale e la manifestazione della malattia entro il periodo massimo di indennizzabilità.
  • Onere probatorio a carico dell’Inail: l’Inail può superare la presunzione legale solo dimostrando l’assenza di uno dei criteri sopracitati.

Con l’aggiornamento delle tabelle, le aziende devono adeguatamente formare e informare i propri dipendenti sui rischi lavorativi e sulle malattie professionali correlate, per favorire la prevenzione e il riconoscimento precoce di eventuali patologie. Altresì, devono implementare un sistema di valutazione dei rischi accurato e aggiornato, identificando i pericoli presenti nell’ambiente di lavoro e adottando le opportune misure di prevenzione e protezione. Non per ultimo, le aziende devono attuare una sorveglianza sanitaria adeguata per i lavoratori esposti a rischi di malattie professionali, per monitorare il loro stato di salute e intervenire tempestivamente in caso di necessità.

Per maggiori informazioni contattateci senza impegno presso il nostro ufficio di Roma (RM) allo  +39 3287236407 oppure alla mail  info@rdconsulting.it, saremo lieti di fornire tutte le risposte che cercate!

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