Dal 10 ottobre è possibile aderire ai contributi del Fondo per la transizione industriale. Si tratta dell’agevolazione del MIMIT a sostegno dei programmi di investimento delle imprese nella tutela ambientale, sostenibile e digitale.

Il decreto del MIMIT, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mira a favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche europee sulla lotta ai cambiamenti climatici. Il Ministero, con il decreto direttoriale del 30 agosto 2023, ha definito i termini e le modalità di presentazione delle domande per l’accesso alle risorse del Fondo per il sostegno alla transizione industriale.

Si tratta di contributi a fondo perduto concessi al fine di sostenere i programmi di investimento delle imprese finalizzati alla tutela dell’ambiente, in linea con le politiche europee sulla lotta ai cambiamenti climatici. Il Fondo per la transizione industriale, istituito dalla Legge di Bilancio 2022, è disciplinato dal decreto ministeriale del 21 ottobre 2022 del Ministro dello sviluppo economico e ha una dotazione iniziale di 300 milioni di euro. La metà dei fondi è riservata alle imprese energivore.

Possono richiedere il contributo tutte le imprese di qualsiasi dimensione che operano sul territorio nazionale e che rispettano i requisiti qui indicati:

  • essere iscritte nel registro delle imprese;
  • operare prevalentemente nei settori estrattivo e manifatturiero (sezioni B e C della classificazione ATECO 2007);
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
  • non essere state destinatarie di aiuti illegali o incompatibili individuati dalla Commissione europea, e in caso contrario, aver restituito le somme dovute;
  • essere in regola con gli obblighi contributivi.

I programmi di investimento devono essere indirizzati a una delle finalità individuate dal decreto:

  1. una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa o un cambiamento fondamentale del processo produttivo;
  2. un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse o un cambiamento fondamentale del processo produttivo.

I programmi devono perseguire esclusivamente un miglioramento in termini di tutela ambientale. Non saranno accettati interventi che determinano un aumento della capacità produttiva, a meno che non siano giustificati da esigenze tecniche.

Per quanto riguarda i requisiti del progetto, questi devono prevedere una spesa totale compresa tra 3 e 20 milioni di euro e devono essere completati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo.

L’apertura del bando è prevista dal 10 ottobre e dovrà concludersi entro il 12 dicembre. Le modalità di presentazione prevedono l’invio della domanda esclusivamente in modalità telematica tramite la piattaforma di Invitalia.

Le spese ammissibili includono:

  • suolo aziendale e relative sistemazioni (fino al 10% dell’investimento totale ammissibile);
  • opere murarie e assimilate: nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile, ma solo se funzionali agli obiettivi ambientali;
  • impianti e attrezzature di nuova fabbricazione;
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate;
  • spese di esercizio relative a formatori e partecipanti alla formazione collegati al Progetto;
  • spese di personale.

Per maggiori informazioni contattateci senza impegno presso il nostro ufficio di Roma (RM) allo  +39 3287236407 oppure alla mail  info@rdconsulting.it, saremo lieti di fornire tutte le risposte che cercate!

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