Nonostante il 2020 sia stato un anno particolare, in Italia sono state eseguite oltre 7.700 nuove diagnosi di celiachia: secondo le stime riportate dalla Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia, si parla di un totale di oltre 233mila persone affette.

Per verificare i possibili squilibri nutrizionali riscontrabili nei soggetti che seguono una dieta senza glutine, il gruppo di ricerca dell’Università dei Paesi Baschi ha effettuato una revisione dettagliata degli studi più recenti disponibili su questo tema.

Gli squilibri nutrizionali possibili in chi segue una dieta senza glutine

Il quadro generale è quello di alimentazione con un basso apporto di carboidrati complessi e fibre e un elevato apporto di grassi e zuccheri semplici. In relazione ai micronutrienti, i deficit più importanti evidenziati nella rassegna sono legati a ferro, calcio, magnesio e vitamine D e E e del gruppo B. Si tratta di carenze che aumentano il rischio di patologie come diabete, osteoporosi e anemia, che hanno tassi di incidenza maggiori nei soggetti celiaci.

Il confronto con la popolazione generale

Interessante il confronto con la popolazione generale: nei celiaci sono più accentuate problematiche come l’eccesso di grassi e il basso apporto di fibre e lo stesso per quanto riguarda le carenze di vitamine E e D. Sono ancora più significative nei celiaci le carenze di magnesio, selenio, ferro e zinco.

Gli autori concludono che è necessario seguire i pazienti celiaci e promuovere tra loro l’educazione nutrizionale, poiché potrebbe aiutare non solo a ottenere una dieta senza glutine, ma anche equilibrata.

Le linee guida per una dieta senza glutine equilibrata

Le linee guida fornite dagli autori di questo studio per una dieta senza glutine equilibrata partono da una verifica delle eventuali carenze nutrizionali e comprendono un maggior consumo di alimenti di origine vegetale, quali frutta, verdura, legumi, noci, grani e cereali integrali senza glutine e pseudocereali – come quinoa, amaranto, chia – allo scopo di ridurre l’apporto di grassi e zuccheri e aumentare quello di fibre, vitamine e minerali; allo stesso tempo, si raccomanda l’aumento dell’apporto di latticini e legumi per incrementare ferro e calcio.   

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