La manovra 2022 segna definitivamente l’abbandono dell’era dei precari rinnovi annuali delle discipline incentivanti, che non consentono programmazioni strutturate degli investimenti e delle attività.

Sotto il profilo agevolativo, l’attuale periodo storico non ha eguali: in particolare, tra le risorse locali, nazionali, del PNRR ed europee ordinarie possono rintracciarsi incentivi pressoché per tutte le progettualità. Da parte delle imprese, peraltro, è possibile moltiplicare l’effetto incentivante con l’ottimizzazione che discende dalla possibilità di cumulo degli incentivi, recentemente ribadita anche dalla Ragioneria Generale dello Stato con riferimento al PNRR, purché nel limite del costo sostenuto.

Di seguito, una panoramica di alcune delle principali novità incentivanti per le imprese contenute nella Legge di Bilancio 2022.

Rifinanziamento della misura “Nuova Sabatini”

Al fine di assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle PMI viene rifinanziata, per totale 900 milioni sino al 2027, la Nuova Sabatini – uno dei principali strumenti agevolativi nazionali che incentivano l’acquisizione di beni strumentali. Si prevede il ripristino del meccanismo di funzionamento ordinario della misura ante-Covid: l’erogazione in un’unica soluzione, nei limiti delle risorse disponibili, è ammessa per le sole domande con finanziamento di importo non superiore a 200.000 euro.

Potenziamento dell’internazionalizzazione delle imprese

Per il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese tramite SIMEST sono assegnati 8,25 miliardi fino al 2026. Per la concessione di finanziamenti agevolati, è previsto l’incremento della dotazione del Fondo rotativo a favore delle imprese italiane che operano sui mercati esteri, per 1,5 miliardi per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026; per la concessione di contributi a fondo perduto è previsto l’incremento del Fondo per la promozione integrata per 150 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026.

Formazione

La Manovra consente la sottoscrizione, nell’ambito del programma di Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL), di patti territoriali per la transizione ecologica e digitale, finalizzati a realizzare progetti formativi e di inserimento lavorativo nei settori della transizione ecologica e digitale per la formazione dei lavoratori nei medesimi settori.

Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Viene introdotto il Fondo per il sostegno alla transizione industriale con una dotazione di 150 milioni di euro a decorrere dal 2022, allo scopo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee, in materia di lotta ai cambiamenti climatici. A valere sulle risorse del fondo possono essere concesse agevolazioni alle imprese, con particolare riguardo a quelle che operano in settori ad alta intensità energetica, per la realizzazione di investimenti per l’efficientamento energetico, per il riutilizzo per impieghi produttivi di materie prime e di materie riciclate.

Fondo italiano per il clima

Con una dotazione di 4,2 miliardi sino al 2026 e 40 milioni annui dal 2027, si istituisce un fondo italiano per il clima con il quale finanziare interventi, anche a fondo perduto, a favore di soggetti privati e pubblici per contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti negli accordi internazionali in materia di clima e tutela ambientale ai quali l’Italia ha aderito.

Fondo nazionale per l’efficienza energetica

La disciplina del Fondo nazionale per l’efficienza energetica viene modificata, prevedendo una riserva delle risorse a favore all’erogazione di contributi a fondo perduto, nel limite complessivo di 8 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022.

Per maggiori informazioni contattateci senza impegno presso il nostro ufficio di Roma (RM) allo  +39 3287236407 oppure alla mail  info@rdconsulting.it, saremo lieti di fornire tutte le risposte che cercate!

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