Giovedì 23 luglio, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha partecipato all’evento “La ricerca per il Lazio del futuro”, nel corso del quale sono stati presentati quattro bandi regionali che vedono protagoniste tutte le università del Lazio, in stretto raccordo con il mondo delle imprese.

Presenti all’appuntamento, assieme al presidente della Regione Lazio, il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, e gli assessori regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-up e Innovazione, Paolo Orneli, e al Lavoro e Nuovi Diritti, Formazione, Scuola e diritto allo studio universitario, Politiche per la ricostruzione, Claudio Di Berardino; hanno partecipato anche il coordinatore dell’Accordo Regione Lazio-Università del Lazio sul trasferimento tecnologico, Guido Fabiani, il presidente del Crul e rettore dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Giovanni Betta, il presidente di Unindustria, Filippo Tortoriello, la prorettore alle Infrastrutture di Ricerca dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza, Maria Sabrina Sarto, l’economista, membro del comitato di esperti LazioLab, Annamaria Simonazzi, il coordinatore del tavolo LazioLab “Ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico”, Andrea Lenzi, e la prorettore con delega ai rapporti col mondo del lavoro dell’università degli Studi di Roma Tre, Silvia Ciucciovino.

Lo scopo dei quattro bandi è duplice: da una parte si vuole sostenere il mondo della ricerca, aiutandone l’integrazione con la realtà delle imprese e permettendo la diffusione di nuovi procedimenti e prodotti in modo da portare l’innovazione fino al livello dei consumatori, rendendola percepibile e fruibile da tutti. Dall’altra, invece, si vuole rafforzare la lotta contro la diffusione del coronavirus, in modo da contribuire a contrastarne il più rapidamente possibile gli effetti.

Il primo avviso, “Progetti di Gruppi di Ricerca 2020”, è destinato a Organismi di ricerca e diffusione della conoscenza, che presentino programmi di ricerca e sviluppo di potenziale interesse delle imprese del Lazio nel quadro della Smart Specialisation Strategy (S3) regionale, valorizzando l’eccellenza del capitale umano rappresentato dai ricercatori del Lazio. Ha una dotazione di 20 milioni di euro (fondi Por-Fesr 2014-2020 e fondi regionali) e ciascun progetto sarà finanziato al 100%, per un importo massimo di 150.000,00 euro. L’obiettivo finale è quello di finanziare fino a 140 gruppi di ricerca, per un totale di oltre 560 ricercatori laziali beneficiati.

Il secondo avviso, “Emergenza coronavirus e oltre”, ha una dotazione di 3 milioni di euro (fondi regionali) ed è pensato per finanziare progetti, presentati in partnership da Organismi di ricerca e imprese, che possano portare sul mercato sia soluzioni per il contrasto al Covid-19 sia strumentazioni, dispositivi, sistemi e applicazioni in un‘ottica di welfare innovativo. Il contributo concedibile a un singolo progetto non potrà essere inferiore a 150.000,00 euro né superiore a 350.000,00 mila.

Il terzo bando, “Dottorati Industriali”, è finanziato con 3 milioni di euro (fondi Por-Fse 2014-2020), ed è stato pensato per promuovere e ampliare la collaborazione tra il sistema della ricerca e dell’innovazione regionale e le imprese del Lazio. L’obiettivo è utilizzare le risorse regionali per cofinanziare circa 50 dottorati industriali ad alto contenuto innovativo promossi dalle partnership tra università, PMI e grandi imprese ed enti pubblici. I progetti di ricerca, della durata di 3 anni, devono essere coerenti con la S3 regionale. Scopo ultimo è valorizzare i giovani laureati delle università del Lazio, al fine di creare e facilitare i rapporti di collaborazione tra università e imprese, innovare il modello produttivo laziale investendo in ricerca e sviluppo e favorire l’inserimento nelle imprese laziali di giovani altamente qualificati.

L’ultimo avviso, “Pre-Seed”, è un bando già aperto che è stato rifinanziato con una nuova iniezione di risorse pari a 4 milioni di euro (fondi Por-Fesr 2014-2020) – il che porta lo stanziamento totale a 8 milioni – e al quale è stata inserita una riserva di 1 milione di euro per progetti finalizzati alla gestione dell’emergenza Covid-19 e dei suoi impatti economici e sociali. Si tratta di un bando con cui la Regione intende finanziare con contributi a fondo perduto due tipologie di progetti: da una parte, con interventi fino a 30.000 euro sostiene la creazione e la fase avviamento di start up innovative; dall’altra, al fine di rafforzare il legame tra il mondo della ricerca e le imprese, si promuove la nascita di spin-off della ricerca con interventi fino a 100.000 euro.

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