Continua in Italia il trend positivo delle vendite di integratori alimentari, ovvero quei prodotti che devono rispettare normative specifiche a cui rispondono diverse formulazioni con caratteristiche e funzionalità anche molto diverse tra loro.

Proprio per l’ampia varietà di usi, è sempre molto elevato l’utilizzo di integratori alimentari presso la popolazione: oggigiorno, i consumatori ricorrono sempre più spesso all’uso di tali prodotti, dietro suggerimento di personale sanitario o per scelta personale seguendo le indicazioni e i claims riportati in etichetta. Tuttavia, non tutti sanno che gli integratori alimentari in realtà rientrano nella definizione di alimenti e sono concepiti per essere utilizzati per integrare la comune dieta e per supportare il normale benessere psicofisico dell’utilizzatore.

Gli integratori, infatti, non sono destinati a curare o trattare delle malattie o degli stati patologici, ma devono essere considerati come degli alimenti che contribuiscono a mantenere il normale stato di salute. Ci sono, però, ovviamente delle formule che in base alla loro composizione sono maggiormente indicate per una determinata situazione. Esistono, infatti, degli elenchi di ingredienti ammessi con relative dosi massime e indicazioni che possono essere attribuite.

Si possono vendere gli integratori alimentari in palestra?

Sul mercato, ci sono integratori che trovano un maggior utilizzo in particolari contesti: un canale di vendita che ha attualmente un ampio mercato è quello delle palestre. In questi luoghi, infatti, è molto diffuso l’uso di prodotti che supportano lo sportivo nell’intensa attività fisica e, pertanto, per le aziende si tratta di una buona vetrina per i propri prodotti.

In molti, quindi, si chiedono come vendere integratori in palestra: la risposta è sempre quella di seguire la normativa e registrarsi correttamente – a tale scopo, è necessario precisare che non tutti possono vendere integratori alimentari in quanto per effettuare tale attività è necessario essere opportunamente registrati come OSA e aver presentato la comunicazione di inizio attività in base al tipo di vendita che si vuole effettuare.

Diventare un rivenditore

Per diventare un rivenditore di integratori è necessario sapere prima bene cosa è necessario fare, in modo da rispettare le regole applicabili ed effettuare un’attività lecita.

Attualmente, considerando che l’uso della tecnologia e degli strumenti online è ormai diffuso in tutti i settori, l’e-commerce è un’altra modalità sempre più utilizzata perché permette al consumatore di gestire l’acquisto in maniera rapida e in qualunque momento. Per questo, molti stanno anche sviluppando app per vendere integratori – ovviamente, è ancora più evidente che tramite questa modalità di vendita devono essere valutate anche altre questioni tecniche così da non trovarsi poi in situazioni di non conformità.

La presenza di un certificato di libera vendita dell’integratore alimentare potrebbe ingannare e far pensare di essere liberi di vendere il prodotto senza necessità di rispettare altri requisiti: non è così dato che tale certificato rappresenta soltanto una attestazione dell’avvenuta notifica dell’integratore alimentare al portale online del Ministero della Salute. Ciò, dunque, non esclude la necessità di rispettare anche le altre incombenze relative alla vendita di integratori alimentari.

Risulta, pertanto, fondamentale rivolgersi a personale esperto in grado di fornire indicazioni precise su tutto quanto necessario per commercializzare integratori alimentari. Molto utile potrebbe essere seguire le indicazioni di un consulente che si occupa anche del regolatorio di integratori alimentari, in modo che la valutazione sia davvero completa ed esaustiva.

Per maggiori informazioni contattateci senza impegno presso il nostro ufficio di Roma (RM) allo  +39 3287236407 oppure alla mail  info@rdconsulting.it, saremo lieti di fornire tutte le risposte che cercate!

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