Il 31 dicembre 2020 si è concluso il periodo di transizione per la Brexit: il Regno Unito non fa più parte dell’Unione Europea. Le conseguenze a livello normativo e regolatorio sono molteplici e vanno a impattare su tutti i settori.

In generale, per poter commercializzare un integratore alimentare sul territorio italiano è necessario che un Operatore del Settore Alimentare (OSA) effettui la notifica sul portale online del Ministero della Salute allegando l’etichetta del prodotto. Dopo valutazione favorevole da parte dell’autorità, l’integratore con il relativo codice è pubblicato su un registro disponibile sul sito del Ministero. La responsabilità dell’immissione in commercio e della conformità dell’integratore alla normativa rimane in capo all’OSA che lo commercializza.

Il Ministero della Salute ha comunicato che le aziende con sede in UK che intendono commercializzare integratori alimentari e altri alimenti soggetti a notifica in Italia, in quanto paese terzo non più facente parte dell’Unione Europea, devono individuare un OSA con sede in UE. Tale operatore sarà il responsabile della sicurezza del prodotto e, come tale, deve ottemperare a tutti gli obblighi di legge previsti dalla legislazione alimentare europea, compreso il pagamento della tariffa e la notifica sul portale online del Ministero della Salute.

In accordo alla normativa, tale OSA dovrà comparire in etichetta come responsabile del prodotto. Gli alimenti regolarmente notificati e già immessi in commercio in Italia entro lo scorso 31 dicembre da OSA con sede nel Regno Unito possono rimanere in commercio fino alla data di scadenza riportata sulla confezione. Tuttavia, dovranno poi essere rinotificati da un’azienda con sede in Unione Europea.

Anche gli altri paesi europei hanno fornito indicazioni per la gestione delle notifiche di OSA inglesi. In Francia solo aziende con sede in UE si possono registrare sul sistema Teleicare e notificare prodotti. Tuttavia, il sistema francese permette di effettuare il trasferimento di una notifica da un operatore all’altro, quindi le aziende con sede in UK che hanno effettuato la notifica entro lo scorso anno potranno trasferire la notifica al responsabile europeo senza doverne effettuare una nuova.

Risulta, quindi, evidente che le aziende inglesi che intendono entrare o restare sul mercato dei paesi dell’Unione Europea devono conformarsi alla normativa considerando che ora sono aziende di un paese terzo non più facente parte dell’Unione Europea.

Per maggiori informazioni contattateci senza impegno presso il nostro ufficio di Roma (RM) allo  +39 3287236407 oppure alla mail  info@rdconsulting.it, saremo lieti di fornire tutte le risposte che cercate!

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